Bergamo. Chiesa di Sant’Andrea Apostolo
Opere presenti
Cristo e l’Adultera
Olio su tela, cm 130x250 (In mostra dal 15 aprile al 3 settembre 2023) - Nel presbiterio, ai lati dell’altare maggiore
Ultima Cena
Olio su tela, cm 130x250 (In mostra dal 15 aprile al 3 settembre 2023) - Nel presbiterio, ai lati dell’altare maggiore
Le due tele appartengono alla fase giovanile del pittore e si inseriscono tra le prime prove eseguite per la città di Bergamo, a ridosso degli impegni per i domenicani di San Bartolomeo e i somaschi di San Leonardo. Molto strette sono le affinità, già segnalate da Dal Poggetto (1982, p. 473, n. 2), con gli affreschi di Alzano Lombardo, accomunati dalla stessa concezione spaziale, dominata da figure massicce un po’ accalcate, che risentono, nella loro plasticità, di modelli come Pietro Liberi o Andrea Celesti. Spiccata nell’Ultima Cena appare anche l’attenzione verso inserti di genere, a partire dalla grande brocca in primo piano, tema che risalta sulla tovaglia candida e a quella in penombra sul vassoio del servo. L’ambientazione, seppure spoglia, appare caratterizzata dalla presenza del servo spettatore al centro, invenzione di efficacia quasi cinematografica e dal cane che si affaccia sulla destra. Vivace è la tavolozza, personale interpretazione che coniuga modelli classicisti a quelli di tradizione veneta come il Celesti, in prevalenza giocata su accostamenti di tinte calde come il rosso, l’arancio- ne e altre più terrose, unite al freddo azzurro pastellato e al viola. La pennellata modella i panneggi in variazioni che talvolta accrescono il senso volumetrico delle figure, sono stesi con campiture liquide ma acquistano anche una loro consistenza nelle pieghe. I volti sono inespressivi in una varietà di invenzioni che saranno in gran parte ricorrenti durante tutta la produzione del pittore. Le stesse riflessioni possono valere anche per l’episodio di Cristo e l’adultera anche se si coglie una maggiore dinamicità e una partecipazione più sentita delle figure. Più marcata è invece un’attenzione ai dettagli di gusto dell’abbigliamento, soprattutto nelle fantasie a righe che ricorrono nelle vesti e nel copricapo, che contribuiscono, insieme ai volti grotteschi e caricaturali, a combinare con efficacia la rappresentazione sacra a quella di genere. (Francesco Nezosi)
Bibliografia: P. Dal Poggetto, Antonio Cifrondi, in I pittori bergamaschi. Il Settecento, Bergamo,1982, p. 473, n. 2; F. Nezosi in Antonio Cifrondi “pittor fantastico”, Bergamo 2023, pp. 92-92, n.2
Orari e contatti
Via Porta Dipinta, 39, 24129 Bergamo BG
Tel. 333 454 0147
Orario di apertura: 8-21
NB: In mostra al MAT di Clusone dal 15 aprile al 3 settembre 2023