Nembro. Chiesa di San Martino
Opere presenti
Convito di Baldassarre
1718 circa, olio su tela, cm 450 × 650 - Nel Coro
Mosè fa zampillare l'acqua dalla roccia
1718 circa, olio su tela Cm 450x650. Nel Coro - Nel Coro
Le due enormi tele, collocate ai lati dell’altar maggiore, provengono dal Refettorio del Convento di Santo Spirito a Bergamo (soppresso nel 1785) ove Cifrondi nel primo decennio del Settecento aveva realizzato un imponente ciclo di tele dedicate al tema del Convito.
L’iscrizione elogiativa “SUMPT. R. IOSEPH. ZAMBELLI”, si riferisce al parroco di Nembro Giuseppe Zambelli (morto nel 1823) che finanziò l’ampliamento delle due tele per adattarle al nuovo spazio e verosimilmente anche il loro acquisto dalla Pia Casa di Ricovero insediatasi nell’ex Convento bergamasco dei Canonici Lateranensi dopo la soppressione.
Colpisce, nel Convito di Baldassarre, l’enorme tavolo imbandito a ferro di cavallo, col il lampadario a dieci braccia che fa luce sui piatti luccicanti d’oro sulla parete destra, mentre a sinistra da una nuvola appaiono le parole “MANE THECEL PHARES” (allusione all’imminente morte di Baldassarre, sovrano di Babilonia, e alla fine rovinosa del suo impero).
Nonostante il largo utilizzo delle soluzioni orientali dei turbanti, inevitabile per il soggetto ma riecheggianti le giovanili Storie di Cambise, la coppia di tele può datarsi immediatamente dopo il ciclo di Rosciate, concluso nel 1716.
Di grande suggestione atmosferica e narrativa, la scena di Mosè che fa zampillare l’acqua dalla roccia richiama lo stesso soggetto dipinto su tela da Antonio Zanchi nella basilica di Santa Maria Maggiore (1669 circa).
Bibliografia: P. Dal Poggetto, Antonio Cifrondi, in I pittori bergamaschi. Il Settecento, Bergamo,1982, p. 506, n. 153; G.Spinelli, Il ciclo di S. Spirito di Antonio Cifrondi , in “Archivio Storico Bergamasco”, n.I, V, Bergamo 1985, p. 32, nota 44
Orari e contatti
Piazza Umberto I, 5, 24027 Nembro BG
Tel. 035 520858
Orario di apertura: 9.30-12 / 15-18.