Villa d’Ogna. Chiesa di San Matteo

Le due tele, provenienti dalla vecchia chiesa parrocchiale (ugualmente dedicata, come l’attuale, a San Matteo)  oggi racchiuse in una cornice lignea, componevano originariamente uno stendardo processionale double-face: l’operazione di distacco ha contribuito notevolmente all’attuale precario stato di conservazione. Entrambi i dipinti,  racchiusi in un fregio dipinto a motivi floreali, mostrano orizzonti ribassati e colori tenui, di una magrezza liquida. Nel recto i volti della Vergine e dei santi domenicani evidenziano un ductus acerbo, una certa ingenuità nelle pose delle figure del verso e sotterranei richiami alle composizioni del clusonese Domenico Carpinoni: tutti elementi che inducono a datare l’opera alla metà degli anni Ottanta del XVII secolo. Forse siamo di fronte alla prima opera superstite dell’intero catalogo del pittore. Vale la pena ricordare che la famiglia Cifrondi era originaria di Villa d’Ogna. (Luca Brignoli)

Bibliografia: P. Dal Poggetto, Antonio Cifrondi, in I pittori bergamaschi. Il Settecento, Bergamo,1982, p. 517, n. 189.