Bergamo. Colognola. Chiesa di San Sisto

Attribuito correttamente al Cifrondi, come l’altro dipinto, da mons. Pagnoni (1974), San Sisto è rappresentato in forte scorcio, abbagliato da un fascio di luce divina e sorretto da due angeli importanti che reggono la palma del martirio (dei tipi formali e delle pose che ritornano più volte nel catalogo del clusonese). In basso a un gruppo di fedeli viene somministrata l’elemosina.

Nel fedele in basso a sinistra è presente un richiamo al Sant’Antonio abate in San Rocco a Vertova, mentre San Sisto alla grandiosità delle figure dipinte nelle tele di Santi Spirito, ragioni che permettono una datazione al 1705-1706 circa. Più raffinata e qualitativa è la Presentazione al Tempio, come dimostrano il volto di San Giuseppe ripassato da grumi luministici con la candela che gli vibra contro il manto, i volti intensi e concentrati degli astanti e le spatolate di bianco delle vesti e delle colombe rette dalla ragazza inginocchiata in basso a sinistra. L’opera è databile al 1707-1709 circa.  (Luca Brignoli)

Bibliografia: P. Dal Poggetto, Antonio Cifrondi, in I pittori bergamaschi. Il Settecento, Bergamo,1982, pp. 475-476, nn. 41-42.